Normativa stoccaggio sostanze infiammabili
Lo stoccaggio di sostanze infiammabili, come vernici, colle, solventi, lacche, ecc., devono rispettare le norme di sicurezza e prevenzione incendi e i depositi antincendio devono essere costruiti utilizzando materiali rispondenti alla norma UNI EN ISO 13501.
Il D.M. 31.07.34 è cogente solo per gli oli minerali e stabilisce che:
Per quantitativi superiori a 1.000 kg di sostanze infiammabili, è obbligatorio lo stoccaggio in deposito isolato con distanze di sicurezzadi almeno 3m.
Per quantitativi non superiori a 700 kg è possibile la contiguità del deposito con le aree interne a condizione di rispettare determinati requisiti.
e chiedi gratuitamente come stoccare gli oli minerali infiammabili secondo le normative vigenti.
Classificazione liquidi infiammabili
I liquidi infiammabili sono tutte quelle sostanze in forma liquida che presentano una forte predisposizione ad infiammarsi, causando addirittura esplosioni, e che quindi rappresentano un grave rischio per la sicurezza delle persone, delle aziende e dell'ambiente.
Per tutti i liquidi infiammabili si applicano speciali requisiti di stoccaggio nell’ambito della protezione antincendio.
Questi liquidi vengono ripartiti nelle diverse classi di pericolo a seconda del punto di infiammabilità che è determinato dalla temperatura alla quale prendono fuoco:
• Categoria A - Liquidi i cui vapori possono dare luogo a scoppio: liquidi con un punto di infiammabilità inferiore a 21 °C
• Categoria B - Liquidi infiammabili: liquidi con un punto di infiammabilità da 21 °C a 65 °C
• Categoria C - Liquidi combustibili: liquidi con un punto di infiammabilità da 65°C a 125 °C
La temperatura ambiente rappresenta dunque per alcune sostanze un importante fattore di rischio quando supera il punto di infiammabilità della sostanza in quanto i vapori infiammabili di quest’ultima, reagendo con l’aria, sviluppano un’atmosfera esplosiva.
Considerato dunque l'elevato rischio, è fondamentale per tutte le sostanze rientranti nelle classi A e B l'adozione di misure specifiche atte a prevenire incendi.
e verifica gratuitamente come gestire le sostanze infiammabili a seconda della classe di infiammabilità, specialmente per lo stoccaggio di più sostanze liquide per non rischiare di avere nello stesso deposito combustibili e comburenti come peraltro vietato dalla legge.
Certificazione REI120
La resistenza al fuoco di ogni elemento di chiusura si esprime nella funzione del tempo in minuti in cui l'elemento mantiene le proprietà di stabilità, tenuta ed isolamento al calore.
REI è l'acronimo infatti per:
- Résistance: resistenza e stabilità statica della struttura in caso di incendio.
- Entretenir: capacità di contenere il fuoco di un elemento di chiusura.
- Isolation: isolamento termico inteso come la capacità di mantenere la temperatura all’interno di un predeterminato range.
Si considera che l’elemento di prova perda la stabilità in caso di collasso, perda tenuta nel momento in cui compaiano fiamme persistenti sulla facciata non esposta al fuoco e che perda l’isolamento termico quando la sua temperatura interna superi il range di temperatura consentito.
Tutti i depositi antincendio per infiammabili che realizziamo sono testati e validati REI 120 da RINA, ente accreditato per il rilascio dell'attestato di conformità al progetto, e garantiscono a tutte le aziende, sia nazionali che operanti a livello internazionale, la massima sicurezza e qualità. Questo attestato è infatti fondamentale in vari Paesi membri dell'Unione Europea, tra cui l'Italia.
UNI EN ISO 3834:2-2021
La norma UNI EN ISO 3834:2-2021 stabilisce le linee guida e gli standards per tutte le attività di saldatura e del processo produttivo.
Tale norma è obbligatoria e fondamentale in quanto è stata redatta per regolare sia le varie fasi del processo di saldatura che per la valutazione della qualità del processo stesso.
Il sistema di gestione della qualità in materia di saldature si integra con il sistema di gestione della qualità UNI EN ISO 9001:2015.
UNI EN 13501-2
La norma UNI EN 13501-2 sulla “Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi di costruzione”, nello specifico la Parte 2 relativa alla “Classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco, esclusi i sistemi di ventilazione”.
La norma regolamenta la classificazione dei prodotti e degli elementi da costruzione secondo la loro resistenza al fuoco e la loro tenuta al fumo (che rientrano nel campo di applicazione diretta del metodo di prova pertinente).
, rispetta tutte le leggi e normative vigenti nazionali ed EU con soluzioni su misura per le norme specifiche di ogni Paese EU e sulla base della classe di rischio e del quantitativo del liquido infiammabile da stoccare.